Prima di parlare di causale digitate, a cosa servono e che importanza strategica abbiano all’interno di una piccola azienda, devo spiegarti cosa è una causale.
Puoi immaginare le causali come dei contenitori separati, che hanno all’interno tutte le ore di presenza o di assenza di un dipendente.
Un esempio di ore di presenza è il lavoro ordinario diurno. Quindi esiste una causale che si chiama “ordinario diurno”, contenente tutte le ore di lavoro che il dipendente deve obbligatoriamente prestare in base al suo contratto di lavoro.
Altro esempio noto è la malattia, che fa parte delle ore di assenza, ma che viene remunerata dall’INPS. La relativa causale al nomi di “malattia” e viene trasferita ogni mese al consulente per il calcolo della busta paga.
Infortunio, ore straordinarie, ferie, permessi, Legge 104, sono altri esempi classici, ma ne esistono tanti altri.
Tra tutte queste causali due sono molto importanti per la gestione della tua azienda: la “pausa” e il “lavoro fuori sede”, e saranno proprio queste le nostre causali digitate.
Si chiamano “digitate” perchè è il dipendente stesso che le va ad ‘autodichiarare’ sul terminale quando avvengono.
Gestione Presenze Facile le raccoglie nel contenitore corrispondente alla causale digitata in modo automatico.
Tramite la causale digitata “pausa” potrai avere questi risultati:
La causale “lavoro fuori sede” ha due modalità di utilizzo.
Puramente statistico, per sapere quante ore vengono effettuate fuori sede.
Contrattuale: in alcuni contratti, il lavoro fuori sede può essere retribuito in modo diverso, e quindi è necessario imputarlo separatamente nei dati da passare alle paghe.
Come vedi le causali digitate possono giocare un ruolo strategico all’interno della tua azienda
In Gestione Presenze Facile sono già configurate per te e subito operative.
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